Cerantola Andrea - Sindaco
Brunello Mattia - Segretario
Alberton Fabio - Esteri
Alberton Laura - Comunicazione
Alessio Giacomo - Momenti Formativi
Angelini Nicola - Calcio
Baggio Elisabetta - Cultura
Bizzotto Jonathan - Festa
Cortese Giulia - Teatro
Fantinato Francesco - Strutture
Fietta Veronica - Attività Ricreative e Tornei
Guglielmin Davide - Campeggio
Guidolin Sara - Preghiera
Mariotto Leonardo - Musica
Meneghetti Filippo - Giornale
Menegon Alberto - Finanze
Zilio Andrea - Pallavolo
Zonta Stefano - Marcia e Gite
Buon lavoro e buon divertimento a tutti!
Tanti i giovani che sono alla loro prima esperienza all’interno del Consiglio. Per questo, commenta Cerantola, “possiamo definirlo quasi un anno zero, anche se alle spalle abbiamo più di 50 anni di storia”. Il fatto che ci siano tante nuove leve, aggiunge, “può portare grande entusiasmo e idee nuove. Sarà una bella sfida provare ad innovare mantenendo fede alle nostre radici”.
Sono già tanti, a partire dalla Marcia Biancoverde di domenica, gli impegni che attendono la nuova squadra capitanata da Cerantola. “Siamo già pronti per metterci al lavoro e per continuare il lavoro iniziato dal nostro fondatore”, dice il Sindaco, che conclude:“io sono stato chiamato a rivestire questa carica e cercherò di onorarla e fare del mio meglio”.
Oltre ad Andrea Cerantola, i ragazzi chiamati a comporre l’organo direttivo del Comune dei Giovani sono Fabio Alberton, Laura Alberton, Giacomo Alessio, Nicola Angelini, Elisabetta Baggio, Jonathan Bizzotto, Giulia Cortese, Francesco Fantinato, Veronica Fietta, Davide Guglielmin, Sara Guidolin, Leonardo Mariotto, Filippo Meneghetti, Alberto Menegon, Andrea Zilio (che fino allo scorso anno ricopriva l’incarico di Segretario, sostituito ora da Mattia Brunello) e Stefano Zonta.
Sarà Hanna-Barbara Gerl-Falkovitz a ricevere il Premio Internazionale Medaglia d’oro al merito della Cultura Cattolica, il riconoscimento – giunto alla 36ª edizione – conferito dalla Scuola di Cultura Cattolica di Bassano del Grappa per indicare le personalità che abbiano saputo “fare della fede cultura”.
L’annuncio verrà dato domenica 19 agosto al Meeting di Rimini da Francesca Meneghetti, presidente della Scuola di Cultura Cattolica, in apertura di un convegno dedicato a Romano Guardini. Relatrice del convegno la stessa Gerl-Falkovitz, professore emerito di Filosofia delle Religioni e Scienze Religiose Comparate all’Università di Dresda, con l’introduzione di Monica Scholz-Zappa, docente di Scienze Linguistiche e Culturali all’Università Albert-Ludwig di Friburgo in Brisgovia.
La cerimonia di consegna del Premio, giunto alla 36ª edizione, si terrà a Bassano, presso il Teatro Remondini, venerdì 9 novembre alle ore 20:30.
Come scrive il prof. Lorenzo Ornaghi, presidente della Giuria che assegna il Premio, nella motivazione, Gerl-Falkovitz, oltre essere tra i maggiori filosofi dell’attuale periodo storico, è interprete così acuta di Romano Guardini al punto da poter essere considerata «non solo l’erede intellettuale del filosofo e teologo tedesco di origine italiana, ma quasi una sua figlia spirituale». Hanna-Barbara Gerl-Falkovitz è «la testimone autorevole dell’indispensabilità e vitalità del pensiero cattolico per l’intera cultura europea e per il futuro stesso dell’Europa».
Il conferimento del Premio Cultura Cattolica, quindi, intende valorizzare l’intelligenza e la passione con le quali Gerl-Falkovitz «propone alla cultura dell’Europa la katholische Weltanschauung, quale criterio di vita personale e collettiva, quale comprensione della realtà odierna nelle sue insicurezze ma anche nelle sue positive opportunità, quale costruzione ragionevole e aspettativa fiduciosa di un domani che è già parte costitutiva del tempo in cui viviamo».
“Il Premio 2018 rappresenta un’occasione speciale per la terra vicentina perché non lontano da Bassano del Grappa, a Isola Vicentina, è presente l’archivio Guardini, riferimento fondamentale per gli studi intorno al celebre teologo e centro di ricerca”, è il commento di Francesca Meneghetti, presidente della Scuola di Cultura Cattolica. Il Premio costituirà così un momento di bilancio dell’eredità culturale di Guardini, in collegamento con quanto stanno organizzando, nel cinquantenario dalla sua morte, le università tedesche e austriache che nel tempo ne hanno approfondito il pensiero, come anche l’ateneo di Trento presso il quale ha sede l’Istituto di Scienze Religiose a lui intitolato.
“Ringraziamo sentitamente il Meeting di Rimini – commenta Meneghetti – che ancora una volta rinnova una ormai decennale collaborazione nonché una bella amicizia con le Opere di don Didimo Mantiero, di cui la Scuola di Cultura è parte, ospitandoci nella sede prestigiosa del Meeting di Rimini per la presentazione in anteprima di un così significativo evento”.
“È bello vedere come l’amicizia con le Opere di don Didimo si rinnovi negli anni con il passare delle generazioni”, aggiunge Emilia Guarnieri, presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, “la decisione poi di premiare Hanna-Barbara Gerl-Falkovitz ci ha entusiasmato, un giusto riconoscimento a una studiosa nota in tutto il mondo nel cinquantesimo anniversario della morte di Guardini, al quale il Meeting quest’anno dedica anche una mostra”.Una giornata splendida e una partecipazione calorosa hanno contraddistinto anche per quest’anno la tradizionale Festa delle Opere di don Didimo Mantiero, svoltasi a Rubbio domenica 22 luglio, con il programma che ha visto una presenza significativa di giovani e adulti al tradizionale pellegrinagigo verso la statua della Madonna sul monte Caina, con la S. Messa e a seguire il pranzo comunitario e il pomeriggio in compagnia.
A rendere la festa più speciale delle precedenti edizioni è stata la presenza del Vescovo di Vicenza, mons. Beniamino Pizziol, che invitato dagli organizzatori ha accettato di celebrare la S. Messa e di trascorrere qualche momento a pranzo con tutti i presenti.
Durante l’omelia, mons. Pizziol ha sottolineato l’importanza dei fondamenti del Comune dei Giovani, l’opera fondata da don Didimo nel 1962, che sono la preghiera, la formazione e la responsabilità. In una chiesa gremita di fedeli, il Vescovo ha quindi spronato a proseguire in questa attività di testimonianza cristiana e di impegno nella società civile, mettendo a frutto quanto sperimentato nella vita associativa per perseguire il bene comune.
C’è stato poi il tempo, prima del pranzo, per la presentazione dei membri del Consiglio delle Opere di don Didimo, del Consiglio direttivo del Comune dei Giovani in carica e per un cordiale scambio di battute tra i “ministri” e mons. Beniamino, che ha sottolineato con loro l’importanza di lasciare un segno anche in vista del prossimo Sinodo sui giovani.
Parole di ringraziamento a nome di tutti i presenti sono state rivolte al Vescovo anche dal Presidente delle Opere di don Didimo Mantiero, Gabriele Alessio, che nel suo saluto ha ribadito la disponibilità “a servire la Chiesa – Papa Francesco, il Vescovo e la chiesa locale – con la preghiera e le azioni” ed ha espresso la gratitudine di tutti a mons. Beniamino per aver accettato l’invito a partecipare a “quello che da anni è per noi un momento di festa in famiglia”.
“La linea sottile” è titolo della conferenza di apertura della Giovaninfesta che giovedì 14 giugno ha tenuto la prof.ssa Assuntina Morresi, invitata dal Comune dei Giovani. Un incontro durante il quale Morresi ha affrontato il tema dell’eugenetica, termine coniato per esprimere il concetto di una buona nascita e quindi un desiderio comprensibile (“chi non vorrebbe che i propri figli fossero ben-nati?”), ma diventata con il tempo una “parola maledetta” perché l’associazione di idee riconduce agli esperimenti della Germania nazista e a tutte le pratiche di selezione dei migliori che anche oggi si realizzano. In effetti, ha commentato Morresi, “è indubbio che una mentalità eugenetica, molto spesso inconsapevolmente, sussista ancora oggi, anzi, abbia un certo successo e prosperi nella nostra società”. Si pensi, ad esempio, a quella tendenza, diffusa soprattutto nei paesi del Nord Europa, volta ad eliminare i feti di bambini con sindrome di Down. Alcuni Paesi, ha sottolineato la relatrice, addirittura “rivendicano il loro essere Down free”.
Con l’avvento della fecondazione artificiale ed ancor più con il perfezionamento delle tecniche di diagnostica prenatale come l’amniocentesi, la NIPT (Non Invasive Prenatal Testing) o con le più recenti modalità di diagnosi preimpianto embrionale, si è affermato un radicale cambio di mentalità: con la diagnosi preimpianto, ha spiegato Morresi, non si decide di dire di no a “quel” bambino – e “l’aborto è sempre la soppressione di una vita” – ma si creano in laboratorio più embrioni e poi “si sceglie di chi essere genitori”. L’idea di fondo, perciò, “è quella di scegliere il migliore. E cos’è questa, se non eugenetica?”.
Siamo al centro, quindi, di una vera e propria “rivoluzione antropologica che sta trasformando radicalmente alcune fondamenta della nostra società, dei nostri rapporti, delle nostre relazioni” e se da un lato viviamo in un terribile inverno demografico, un “momento di sterilità in cui si rivendica addirittura di essere childfree”, allo stesso tempo “siamo anche nel tempo del diritto al figlio, al figlio a ogni costo, al figlio sano”.
“Perché – ha chiesto provocatoriamente –, avendone la possibilità, non scegliere il migliore? E che cosa è ‘il migliore’? Potendo, perché non scegliere il più alto, quello con i tratti più gradevoli? Chi decide, se non il mercato?”. Con questa logica, ha precisato Morresi, “il desiderio del bello viene stravolto nel diritto al figlio prefetto”.
Di fronte a questo scenario, la domanda che dobbiamo porci è “che cos’è l’umano?”, perché la tecnologia è talmente entrata nella nostra vita e nei processi che è molto difficile eliminarla. Non si tratta di demonizzare la tecnica, ha spiegato, ma di individuare “quei percorsi tecnologici che vanno a modificare l’umano e la sua percezione”. In questo contesto, un figlio diventa “l’oggetto di un progetto che deve venire al meglio e noi non ci rendiamo più conto che non tutti i desideri possono diventare diritti e che non possiamo diventare come l’apprendista stregone che mette insieme le cose e non si preoccupa delle conseguenze”.
Così “non c’è più l’esperienza umana della bellezza di una relazione gratuita”, e “non sperimentiamo il massimo della felicità che si realizza quando ti rendi conto che c’è qualcuno che ti ama proprio così come sei”.
Quindi, o noi “con questa vita ci litighiamo, oppure la facciamo diventare una spinta per scoprire cos’è l’umano e cosa noi veramente desideriamo, rinunciando alla mania di controllare, misurare e pianificare tutto”. Allora potremo accettare queste sfide della contemporaneità “non con la paura, ma con responsabilità e consapevolezza”.Aprirà i battenti domani, giovedì 14 giugno alle 20:45, la Giovaninfesta (GIF), l’annuale manifestazione estiva organizzata dal Comune dei Giovani di Bassano del Grappa. La kermesse, che durerà fino a domenica 17 giugno e che si terrà presso gli impianti sportivi di via Ca’ Dolfin, vuole mettere insieme iniziative culturali, musicali e ricreative come segno di vitalità e come testimonianza alla città.
Ad inaugurare l’apertura della GIF 2018 sarà la conferenza sui temi legati alla bioetica della prof.ssa Assuntina Morresi, dal 2006 membro del Comitato nazionale di Bioetica. Professore associato di Chimica Fisica presso il Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Perugia, Morresi ha ricoperto numerosi incarichi pubblici come consulente dei ministri Sacconi e Lorenzin e come membro di commissioni e comitati interministeriali presso l’Istituto Superiore di Sanità. Dal 2013 è Commendatore dell’Ordine “al Merito della Repubblica Italiana”, onorificenza che le è stata conferita da Giorgio Napolitano. Sposata e madre di 3 figli, è editorialista del quotidiano Avvenire e curatrice del blog d’informazione www.stranocristiano.it.
Il programma della GIF sarà quindi arricchito, nei giorni successivi, dai concerti e dalle iniziative organizzate dai ragazzi del Comune dei Giovani: sabato sono previsti un torneo di calcio e uno di beach volley, mentre domenica alle 18:30 si terrà una speciale degustazione di vini accompagnati dalla sommelier Lara Moro (www.ilvinocheverrà.com) e dall’enologo Ettore Pigato della Fattoria sociale La Costa. Per la durata della manifestazione sarà possibile cenare presso lo stand gastronomico.
Infine, nelle serate di giovedì e venerdì sono previsti concerti musicali dei gruppi Losing Breath e Novaluna.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.gifbassano.com.
Finisce la scuola, inizia l’Happy Campus, nato 13 anni fa dalla collaborazione tra il Comune dei Giovani e l’A.S.D. Santa Croce. Il Campus, durante il quale i ragazzi partecipanti si cimenteranno in diverse attività sportive, è aperta agli studenti dai 6 agli 11 anni, inizierà lunedì 11 giugno e si concluderà venerdì 6 luglio presso gli impianti sportivi di Via Ca’ Dolfin. L’iniziativa è patrocinata dal Comitato Regionale del CONI, dall’AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport) e dal Comune di Bassano.
Durante le quattro settimane di attività, i partecipanti saranno seguiti da decine di giovani animatori che avranno come responsabili laureati in scienze motorie, esperti in progetti scolastici e allenatori qualificati.
Per venire incontro nel modo migliore possibile alle esigenze delle famiglie, la proposta si può sviluppare in due formule: il “morning Campus”, per chi preferisce un impegno solo mattutino dalle 8:30 alle 12:30, e il “day Campus”, per chi invece ha la necessità di tenere i propri figli coinvolti in attività sportive, creative ed educative anche nel pomeriggio fino alle 16:45. In entrambi i casi è previsto un servizio di pre-accoglienza a partire dalle 7:30.
Il Campus però non è solo sport, ma anche teatro e musica: durante l’ultima settimana, dal 2 al 6 luglio, sarà possibile cimentarsi nella Talent Week. Cinque mattine nelle quali i ragazzi potranno mettere alla prova le proprie capacità nell’ascolto della musica e nell’espressione della voce con strumenti di vario tipo. Ci sarà poi da andare in scena: i partecipanti potranno esibirsi davanti ai compagni e prepararsi al saggio finale, durante il quale tutti metteranno in mostra i frutti del lavoro svolto.
Per chiarimenti, iscrizioni e informazioni sui costi è possibile scrivere alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure rivolgersi al n. 3471266779.