Le opere di don Didimo Mantiero



Il Premio Internazionale Cultura Cattolica sarà conferito, nella sua 37ª edizione, a Flora Gualdani, ostetrica impegnata sul fronte della difesa della vita e fondatrice di “Casa Betlemme”.
La scelta della Giura del Premio, spiega la presidente della Scuola di Cultura Cattolica Francesca Meneghetti, è legata all’esempio di unità tra vita e fede dato da Flora Gualdani, “mettendosi al servizio delle donne in gravidanza in situazioni di difficoltà che ha incontrato e dando testimonianza che non solo è positiva la fusione di fede e vita, ma che portano grande frutto per tutti anche l’unione di cultura e scienza, di fede e ragione, di carità cristiana e apostolato”.
Dopo un viaggio in Terrasanta, Gualdani capisce che la sua vocazione è quella di dedicarsi alla difesa della vita nascente. Inizia così, con grande coraggio, dalle zone afflitte dalla guerra o da calamità naturali (Bangladesh, India, Cambogia, Bosnia), nei luoghi dove la maternità è più a rischio, e senza pregiudizi e preclusioni di credo e cultura aiuta a nascere circa cinquemila bambini.
Il suo impegno si sposta poi in Italia dando vita ad opere concrete, come “Casa Betlemme”, fondata nel 1964: una struttura rivolta all’accoglienza delle gestanti in difficoltà attraverso la quale compie un’opera di educazione e di approfondimento culturale sui temi dell’alfabetizzazione bioetica e della teologia del corpo tanto cara a Giovanni Paolo II.
In un momento storico in cui la vita non è più un dono da accettare, ma diventa con sempre più frequenza oggetto di sperimentazioni e manipolazioni tese a soddisfare desideri che l’uomo di oggi ha trasformato in nuovi “diritti”, il Premio a Flora Gualdani assume un significato speciale. Con il suo lavoro nei reparti ospedalieri e negli ambulatori a difesa della vita nascente, «ha sempre posto alla base del suo impegno la preghiera e la fedeltà al magistero della Chiesa. Ha applicato gli insegnamenti sull’amore umano di San Giovanni Paolo II e, con lo studio, ha approfondito tematiche sia mediche sia teologiche. Per lei, “fisiologia del corpo e mistica sono un’armonia”», scrive nella motivazione il prof. Lorenzo Ornaghi, presidente della Giuria.
Il riconoscimento verrà conferito durante la cerimonia che si terrà a Bassano del Grappa (VI) venerdì 8 novembre alle ore 20:30 presso il Teatro Remondini e durante la quale la premiata risponderà alle domande del giornalista del Corriere della Sera Paolo Foschini. Ha confermato la presenza alla serata anche il presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti.