


Domenica 31 marzo una nutrita delegazione delle Opere don Didimo Mantiero ha partecipato alla Marcia di chiusura del XIII World Congress of families a Verona. Durante la mattinata anche il portavoce del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, Massimo Gandolfini (ospite a Bassano della Scuola di Cultura Cattolica nell'ottobre 2017 per una conferenza sulle Dat), ha salutato i nostri amici presenti ringraziandoli della testimonianza.
Questo il commento di Gabriele Alessio, presidente del Consiglio delle Opere: «Il Congresso Mondiale delle famiglie doveva essere un’occasione di riflessione e di approfondimento, ed è diventato il contrario a causa del clamore che lo ha travolto. Le bugie che sono state diffuse nelle settimane precedenti hanno fatto capire che ci ha davvero lavorato il diavolo, che ha in odio la famiglia tanto da concentrarsi su di essa per il suo "ultimo scontro" (così scrisse suor Lucia di Fatima al card. Carlo Caffarra all'indomani della sua nomina per la creazione del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia). Abbiamo espresso una partecipazione che è in linea con la nostra impostazione culturale e la nostra tradizione. Ne abbiamo avuto conferma grazie ai tanti amici concittadini e non che abbiamo ritrovato a manifestare, alle personalità (oltre a Massimo Gandolfini, a Marco Invernizzi a Gianfranco Amato, abbiamo ritrovato tra i relatori al convegno Alfredo Mantovano e Mauro Ronco, già nostri ospiti per più incontri a Bassano) e alle altre realtà associative che erano presenti a sostenere la causa. È importante sottolineare questo aspetto, perché gli altri nostri amici e soprattutto anche i nostri giovani, sommersi da una comunicazione ostile alla famiglia, non vedano l'iniziativa con le lenti distorte di chi ha lavorato incessantemente per delegittimare il Convegno e distogliere l'attenzione dal punto centrale: l'essenzialità della famiglia per la società e la necessità di battersi per la sua difesa, unitamente alla difesa della vita dal concepimento al suo ultimo istante. Siamo andati a Verona come Opere don Didimo Mantiero, nonostante forse certe forzature anche politiche e, come abbiamo fatto in passato in tutti i family day, perché siamo convinti che fosse un gesto da fare, un gesto coerente e radicato al nostro carisma e alla nostra storia».